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Rassegna Stampa: 11 luglio 2008 “Solbiate Olona Informa”
FIABE, GIOCHI E TANTA FANTASIA: POCHI INGREDIENTI CHE FANNO CRESCERE
SOLBIATE OLONA – “L’uomo è pienamente tale solo quando gioca”. Per evitare di cadere in facili banalizzazioni ho pensato di citare Schiller: il poeta tedesco sostiene che l’uomo possa esprimere pienamente la propria vitalità ed emotività, libero dai giudizi altrui, solamente nel momento in cui gioca. Quindi è solamente in questi momenti che conosce realmente se stesso: un individuo ben diverso da quello imbrigliato dai vincoli della società. E’ proprio attraverso il gioco che Rosella Monolo e Mauro Mischiatti operano: far giocare i bambini, farli divertire e farli esprimere in piena libertà.
Rosella ha cominciato la sua attività in Biblioteca, il sabato pomeriggio, partendo con un gruppetto di circa venti bambini dai cinque ai dieci anni; con il passare del tempo i partecipanti hanno sfondato quota trenta. Le ore passate in compagnia di Rosella si articolano in due diversi laboratori, ciascuno dei quali ha un proprio tema: si comincia con la letture espressiva di un racconto, per poi realizzare un lavoretto. Si tratta di momenti fortemente aggreganti, sia tra i bambini stessi che tra bambini e genitori. I più piccoli cominciano in questo modo ad apprezzare la lettura, ad esercitare la fantasia e a dare forma alla propria creatività. Gli stessi genitori si sono resi conto dell’utilità di tali incontri, tanto che Rosella, aiutata da Mauro, ha organizzato un incontro destinatato ai soli genitori, durante il quale sono stati dati consigli, suggerimenti e trucchi riguardo l’arte di raccontare e leggere le storie ai bambini. Il ciclo di incontri si è concluso con il concorso “Storie raccolte”, cioè storie non convenzionali ma originali, inventate sul momento o tramandate di generazione in generazione, che i bambini hanno scritto e poi consegnato. Le sedici storie in concorso sono state tutte premiate, dopodichè i bambini stessi hanno proceduto ad una votazione: la storia vincitrice è stata forse la più folle, la più distante dal mondo degli adulti e perciò la più vicina al mondo dei più piccoli.
Molti gli aspetti positivi, ma con il susseguirsi dei sabato, Rosella e Mauro hanno notato come i bambini trovassero difficoltà ad esprimersi con scioltezza ed espressività, sia fisica che verbale. Da questa osservazione è nato il laboratorio ludico-espressivo. In questa occasione i genitori non possono partecipare: come accennato sopra, è necessario che i bambini siano liberi da qualsiasi influenza esterna per esprimere realmente ciò che sentono. Tale laboratorio si tiene sul palco del Centro Socio-Culturale e quindi, anche per questioni di sicurezza, è limitato alla partecipazione di soli quindici bimbi. Gli incontri, tenuti da Mauro, si aprono con un momento di conoscenza e socializzazione all’interno del gruppo, in seguito avviene una vera e propria fase di riscaldamento: per muoversi sul palco è necessario avere fisico e voce ben caldi. Comincia così quello che per i bambini è un gioco, ma che si fonda su saldi principi pedagogici: saper controllare la respirazione, scandire in maniera ottimale le parole e le vocali, sapersi esprimere attraverso un’efficace gestualità.
L’attività di Mauro a Solbiate non è finita qui: venerdì 29 febbraio, sempre presso la nostra Biblioteca, ha interpretato due monologhi scritti da lui: “La Rossa” e “Nel futuro”. Il primo è un testo costruito con la tecnica del teatro-narrazione, perciò ricchissimo di particolari, dal ritmo incalzante in cui la storia ha il sopravvento sul personaggio; per intenderci ai modi di Marco Paolini e Ascanio Celestini. Il secondo è un pezzo più tradizionale, con molto più movimento e molti più spazi lasciati all’interpretazione dello spettatore. Al momento Mauro sta lavorando ad altri due testi, il primo ispirato allo scritto di Vittorio Cielo “Mozart”, il quale offre un’alternativo punto di vista di Salieri rispetto al compositore austriaco: non solo invidia ma anche empatia e umanità. Il secondo testi si rifà invece all’opera di Brecht “Il mendicante ovvero il cane morto”, naturalmente per il futuro è previsto anche prosieguo dei cicli di incontri per i cuccioli della società.
Articolo del 11 luglio 2008 pubblicato da Solbiate Olona Informa